Un valore di un alpinista?

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Un valore di un alpinista?

Messaggioda VECCHIO » mer ott 04, 2017 10:22 am

Questa mattina mentre mi toglievano del sangue ho avuto un flash.
Alcuni alpinisti (per fare dei nomi dico Preuss, Piaz, Solleder, Vinatzer, Graffer, Eisensteken, Messner, Micheluzzi,, Mariacher, Gervasutti, Cozzolino, ma ce ne sono parecchi altri) hanno aperto delle vie che quasi sempre ora vengono ripetute con un numero di chiodi nettamente superiore.
Altri alpinisti invece hanno aperto vie che ora vengono ripetute con un numero di chiodi decisamente inferiore.
Nel dire chiodi ci metto anche le robe dette veloci.
Poi ci sono le vie a spit, ma è forse un discorso diverso.
Per esempio la Graffer al Basso è stata aperta con 16 chiodi e ora ne sono presenti più di 40 e vengono aggiunte le veloci.
Sulla Aste alla Punta di sicuro i chiodi presenti sono molto meno di quelli usati in apertura e non c'è bisogno di integrare tanto.
Lasciando perdere la purezza della linea, la sicurezza e tante altre cose, non pensate che nella valutazione di un alpinista, o meglio di una sua via, si possa prendere in considerazione anche questo fatto?
Magari non interessa più a nessuno, ma se una persona vuole conoscere e magari capire un po' la storia dell'alpinismo, secondo me dovrebbe tenere in considerazione anche questo fatto.
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Re: Un valore di un alpinista?

Messaggioda scairanner » mer ott 04, 2017 10:28 am

Forse ti hanno tolto un pò troppo sangue :mrgreen:
-Come sarà la scalata di Adam Ondra nel 2030?
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Re: Un valore di un alpinista?

Messaggioda il Duca » mer ott 04, 2017 11:24 am

Nella valutazione di una via, ma ancora di più sul valore di chi l'ha aperta, il numero di chiodi usati ha certamente il suo peso.
Usarne pochissimi su alcune vie dimostra indubbiamente il pelo sullo stomaco, più che la capacità in sé (a meno che si parli di artificiale). La testa di cui parli tu Vecchio. Ma sto dicendo cose scontate.
Considererei però altro discorso il fatto che sulla Graffer al Basso ci siano oggi 40 chiodi. Visto che è non è una falesia, ci sta che chi la sale integri con qualcosa che poi se rimane lì fa numero.
Anche sulle protezioni veloci, essendo più facile integrare e recuperare il materiale, trovo naturale che potendo si butti dentro qualcosa in più.
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Re: Un valore di un alpinista?

Messaggioda wolf jak » mer ott 04, 2017 11:34 am

Ma di che stiamo parlando, esattamente :?: 8O
Il fatto che il numero di protezioni (utilizzate e lasciate) sia un metro di giudizio mi sembra palese, visto che viene spesso riportato sia nelle guide sia negli articoli...

C'è qualcuno che oggi (con le scarpette iperperformanti, le attrezzature iperleggere, le protezioni velocissime, ecc..) nega il valore di una qualche salita del passato, non ne comprende il valore nel suo contesto storico-culturale e lo valuta con i parametri odierni? Magari sminuendo una salita perché è solo un 5c?

Vabbè, sticazzi, mi pare che il problema non sia definire il "valore" di un alpinista, ma casomai l'intelligenza di chi lo valuta :lol:

Mi permetto le virgolette perché non sono convinto che usare pochi chiodi sia (sempre?) stato una questione di valore (che anzi rischia di diventare celodurismo). A volte non si poteva fare altrimenti (pochi chiodi disponibili, scomodi da mettere, ecc...)
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Re: Un valore di un alpinista?

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » mer ott 04, 2017 11:46 am

Scusate l'ignuransa alpinistica (inferiore forse solo alla pipponaggine), ma i chiodi ai tempi non si usava metterli e farli togliere dal secondo?

Se è così, come si fa a dire quanti chiodi ha usato uno in apertura?

Disinformati saluti
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Re: Un valore di un alpinista?

Messaggioda funkazzista » mer ott 04, 2017 11:50 am

Per fare le classifiche ci sono le gare.
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Re: Un valore di un alpinista?

Messaggioda wolf jak » mer ott 04, 2017 11:50 am

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:Scusate l'ignuransa alpinistica (inferiore forse solo alla pipponaggine), ma i chiodi ai tempi non si usava metterli e farli togliere dal secondo?

Se è così, come si fa a dire quanti chiodi ha usato uno in apertura?

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Alcuni (pochi) venivano lasciati. Per gli altri, come spesso accade nella storia dell'alpinismo, bisogna fidarsi delle dichiarazioni dell'apritore.
O almeno così ho letto sui libri, io non c'ero (VECCHIO probabilmente sì :mrgreen: )
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Re: Un valore di un alpinista?

Messaggioda Callaghan » mer ott 04, 2017 11:53 am

funkazzista ha scritto:Per fare le classifiche ci sono le gare.
ma quello è sport. l'arrampicata no (citazione): siamo in un vincolo accecato.
ogni uomo dovrebbe conoscere i propri limiti
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Re: Un valore di un alpinista?

Messaggioda funkazzista » mer ott 04, 2017 11:58 am

Callaghan ha scritto:
funkazzista ha scritto:Per fare le classifiche ci sono le gare.
ma quello è sport. l'arrampicata no (citazione): siamo in un vincolo accecato.

Azz... #-o


:wink:
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Re: Un valore di un alpinista?

Messaggioda il Duca » mer ott 04, 2017 12:19 pm

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:Scusate l'ignuransa alpinistica (inferiore forse solo alla pipponaggine), ma i chiodi ai tempi non si usava metterli e farli togliere dal secondo?

Se è così, come si fa a dire quanti chiodi ha usato uno in apertura?

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Sulle relazioni scrivevano quanti chiodi avevano usato e segnavano dove sullo schizzo.
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Re: Un valore di un alpinista?

Messaggioda Warm75 » mer ott 04, 2017 13:13 pm

wolf jak ha scritto:Ma di che stiamo parlando, esattamente :?: 8O
Il fatto che il numero di protezioni (utilizzate e lasciate) sia un metro di giudizio mi sembra palese, visto che viene spesso riportato sia nelle guide sia negli articoli...

C'è qualcuno che oggi (con le scarpette iperperformanti, le attrezzature iperleggere, le protezioni velocissime, ecc..) nega il valore di una qualche salita del passato, non ne comprende il valore nel suo contesto storico-culturale e lo valuta con i parametri odierni? Magari sminuendo una salita perché è solo un 5c?

Vabbè, sticazzi, mi pare che il problema non sia definire il "valore" di un alpinista, ma casomai l'intelligenza di chi lo valuta :lol:

Mi permetto le virgolette perché non sono convinto che usare pochi chiodi sia (sempre?) stato una questione di valore (che anzi rischia di diventare celodurismo). A volte non si poteva fare altrimenti (pochi chiodi disponibili, scomodi da mettere, ecc...)
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Re: Un valore di un alpinista?

Messaggioda Warm75 » mer ott 04, 2017 13:15 pm

Volevo scrivere che sottoscrivo quanto scritto da Wolf....ma faccio ancora casino con le "pratiche da forum"....
Tra l'altro mi sembra un po' un discutere del sesso degli angeli....senza offesa per Vecchi e giovani neh...
Matteo
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Re: Un valore di un alpinista?

Messaggioda VECCHIO » mer ott 04, 2017 14:36 pm

Dibona, Tissi... non erano di certo persone che volevano dimostrare le loro capacità sessuali piantando pochi chiodi.
Anzi era gente talmente sicura di ciò che faceva che non ne sentiva il bisogno.
Il mondo è complesso e comprenderlo è illusione, ma si deve provare :lol:
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Re: Un valore di un alpinista?

Messaggioda VECCHIO » mer ott 04, 2017 14:39 pm

Warm75 ha scritto:Volevo scrivere che sottoscrivo quanto scritto da Wolf....ma faccio ancora casino con le "pratiche da forum"....
Tra l'altro mi sembra un po' un discutere del sesso degli angeli....senza offesa per Vecchi e giovani neh...


Perchè sesso degli angeli?
Se percorri una via sai che il numero di protezioni possibili è importante.
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Re: Un valore di un alpinista?

Messaggioda wolf jak » mer ott 04, 2017 15:26 pm

VECCHIO ha scritto:Dibona, Tissi... non erano di certo persone che volevano dimostrare le loro capacità sessuali piantando pochi chiodi.
Anzi era gente talmente sicura di ciò che faceva che non ne sentiva il bisogno.
Il mondo è complesso e comprenderlo è illusione, ma si deve provare :lol:


Dubito (non ne sono sicuro perché non ne ho letto abbastanza) che per loro fosse un valore mettere pochi chiodi. Ne consegue che non ho certo affermato quanto tu hai dedotto :P ma se tu hai dedotto questo, può essere che avessi questo pensiero già dentro di te :mrgreen:
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Re: Un valore di un alpinista?

Messaggioda Warm75 » mer ott 04, 2017 15:31 pm

Non mi pare fosse in discussione l'utilità di sapere quante protezioni ci sono in via (chiaro che è un dato fondamentale in una relazione!) e in qualità di eventuale ripetitore è un'info che sfrutto volentieri...mi pareva l'avessi posta sul giudicare più o meno "valoroso" chi ha aperto in base al numero di chiodi lasciati...a me questa (soprattutto applicata a vie del Passato) sembra discussione sul già citato s.d.a....opinione personalissima naturalich...
poi magari l ho pure capita male
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Re: Un valore di un alpinista?

Messaggioda scairanner » mer ott 04, 2017 15:36 pm

Warm75 ha scritto:...


Bene, abbiamo un ricambio generazionale, ci voleva, avanti così warm :mrgreen:
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Re: Un valore di un alpinista?

Messaggioda VECCHIO » mer ott 04, 2017 15:58 pm

Caz, il mio italiano!
Ho usato valore e viene usato anche valoroso.
Provo a rispiegarmi.
Io differenzio quelli che mettono uno spit ogni metro da quelli che mettono gli spit alle soste, è un estremizzare il ragionamento.
Per me quando ripeto una via valuto come è stata chiodata..... e mi informo prima.
Se uno ha usato 200 chiodi per aprire una via e ora la si può salire con 50 e un'altro ne ha messi 20 per la sua e ora la si può salire con 60, per me il primo è stato meno bravo del secondo e di solito devo impegnarmi molto di più se salgo la via del secondo.
So che sono pippe, ma penso siano importanti per conoscere la storia e cosa han realizzato gli alpinisti.
Se andavo a fare una via di Aste mi preoccupavo molto meno di quando andavo a fare una via di Cozzolino.
Certo se si sa tutto, ci sono tutti i chiodi e le soste sono a prova di bomba...... questo ragionamento non serve.
Forse spesso ora si scala pensando solo a scalare e pensando poco a tutto il resto, ora forse si va dove al massimo si deve integrare qualcosa........ Dai che non è vero!
Ma forse comincio a capire quello che dice sempre Scai!
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Re: Un valore di un alpinista?

Messaggioda Ziggomatic » mer ott 04, 2017 16:04 pm

VECCHIO ha scritto:Dibona, Tissi... non erano di certo persone che volevano dimostrare le loro capacità sessuali piantando pochi chiodi.


E comunque uno che non batte chiodo è notoriamente uno che non scopa.
Se l'espressione è diventata un modo di dire, un motivo ci sarà...
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Re: Un valore di un alpinista?

Messaggioda il Duca » mer ott 04, 2017 16:07 pm

VECCHIO ha scritto:Se uno ha usato 200 chiodi per aprire una via e ora la si può salire con 50 e un'altro ne ha messi 20 per la sua e ora la si può salire con 60, per me il primo è stato meno bravo del secondo e di solito devo impegnarmi molto di più se salgo la via del secondo.
!


E' stato più bravo o semplicemente ha accettato di rischiare di più? Perché non le userei come sinonimi.
Poi può essere semplicemente che fosse più facile chiodare una rispetto all'altra, e con i nuovi strumenti si riesca a proteggere meglio rispetto a prima, e questo dipende da caso a caso.
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