Salite invernali...?

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Salite invernali...?

Messaggioda scairanner » lun lug 17, 2017 22:06 pm

Prima parte.
Un articolo nell'ultimo numero di Alpi Venete mi dà lo spunto per porre a lor signori alcune domande:
(per chi non legge Alpi Venete, si tratta di una rivista Caiana, e l'articolo in questione parla della (secondo me) presunta prima salita invernale di una via di Gogna-Cerruti alla Seconda Pala di San Lucano, parete sud sud-ovest, del 26-27-28 dicembre scorsi).

Premesso, a scanso di equivoci, che non voglio polemizzare con gli autori della salita, ma volevo capire cosa spinge un alpinista a "credere" di aver realizzato un certo tipo di salita, mi chiedo:
-ha senso, in un periodo in cui per far parlare di sè si è costretti a realizzare imprese sempre più eclatanti, spacciare una salita per "prima invernale", quando si conosce la storia delle invernali (almeno spero per loro) e si è perfettamente consci del fatto che l'inverno e il periodo 21 dicembre 21 marzo spesso non coincidono (meno che mai negli ultimi anni)
-ma soprattutto ha senso programmare una salita in quei giorni, ben sapendo che le temperature, grazie all'inversione termica, saranno ben più gradevoli che in alcune giornate estive (ad esempio sabato scorso in Dolomiti, parete ovest, a causa di un forte e gelido vento da nord faceva decisamente più freddo che il 27 dicembre scorso, quando in Avostanis a 1900 mt. si scalava a torso nudo), per venderla come prima invernale?
Non sarebbe, in generale (o non sarebbe stato, nel caso specifico) più dignitoso ripetere la via prima del 21 oppure, ancora meglio, evitare di parlare di salita invernale?
-una salita invernale non dovrebbe porre delle problematiche differenti rispetto ad una in buona stagione (clima, neve, ghiaccio, avvicinamento complicato, ecc.)? Altrimenti che senso ha mettere in rilievo che si tratta di una invernale, se le condizioni di salita sono addirittura migliori di quelle estive (meteo più stabile, clima perfetto, nessuno in giro che rompe i c.)?
Ti fai la tua salita e te ne stai zitto, se poi qualcuno ti ricorda che hai fatto una salita invernale perchè il solstizio d'inverno era già passato, tu, da signore, gli rispondi che no, l'invernale è tutta un'altra cosa, tu ti sei solo divertito e ti accontenti di aver fatto una bella ripetizione, ecchecazzo.


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La guida che tutti i caiani dovrebbero tenere sul comodino.
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Partecipa al concorsone: comunica alla nostra operatrice telefonica il tuo numero di tessera:
potrai vincere il posterone con la frase di Guido Rey da appendere a fianco al caminetto.


Seconda parte 8)

Alla luce di quanto sopra esposto, credo che a questo punto sarebbe opportuno creare un ente apposito che certificherà le salite invernali, l'ECSI (Piede sei pronto? Mi manca un referente per il centro ovest :mrgreen: ).

Pertanto le salite, posto che prima della certificazione ci sarà sempre l'ombra del dubbio, verranno classificate come:
FICI : Forse Invernale Certificata Invernale
FICP: Forse Invernale Certificata Primaverile
FICE: Forse Invernale Certificata Estiva
FICA: Forse Invernale Certificata Autunnale
voi che salita preferite? :mrgreen:
-Come sarà la scalata di Adam Ondra nel 2030?
-Arrampicherò di certo. Spero di non scalare peggio di quanto non faccia ora...


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Re: Salite invernali...?

Messaggioda crodaiolo » mar lug 18, 2017 7:20 am

scairanner ha scritto: (ad esempio sabato scorso in Dolomiti, parete ovest, a causa di un forte e gelido vento da nord faceva decisamente più freddo che il 27 dicembre scorso, quando in Avostanis a 1900 mt. si scalava a torso nudo)

allora non era solo una mia impressione!
ho creduto di essere rinseghito di colpo...

ritengo la si possa classificare
EPIC : Estiva Praticamente Invernale Certificata 8)
inciampa piuttosto che tacere
e domanda piuttosto che aspettare
...
alla fine, è solamente un gioco
a cui a volte tendiamo a dare troppa importanza.
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Re: Salite invernali...?

Messaggioda funkazzista » mar lug 18, 2017 9:45 am

Mah... premesso che ognuno è libero di cercarsi (o non cercarsi) i propri 15 minuti di celebrità come preferisce, la definirei SPICE: Salita (in) Periodo Invernale (con) Condizioni Estive.
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Re: Salite invernali...?

Messaggioda wolf jak » mar lug 18, 2017 11:16 am

scairanner ha scritto:Pertanto le salite, posto che prima della certificazione ci sarà sempre l'ombra del dubbio, verranno classificate come:
FICI : Forse Invernale Certificata Invernale
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Quant'è bello l'autunno con i suoi colori :mrgreen:
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Re: Salite invernali...?

Messaggioda VYGER » mar lug 18, 2017 11:36 am

Scai, ammetti che stai puntando al secondo millione...

:mrgreen:

Cmq, dal basso delle mie conoscenze specifiche sull'area, in effetti una salita a dicembre sulla Gogna-Cerruti alla Seconda è una mezza impresa...

:mrgreen:

1. Lo zoccolo è davvero infido, erboso e molto ripido; e l'isìga (o festuca) è secca e non tiene una cippa;
2. Non so come fosse dietro (cioè, se era nevicato e quanto); tuttavia, se c'era neve, credo che scendere a valle sia stata davvero una tribolata.

In sostanza secondo me si stava meglio in parete che appena sopra e appena sotto.
:D

Di più non saprei dire.
Non cesseremo di esplorare - E alla fine dell'esplorazione - Saremo al punto di partenza - Sapremo il luogo per la prima volta. T.S. Eliot
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Re: Salite invernali...?

Messaggioda Spartaco » mar lug 18, 2017 12:05 pm

parlano.dalla poltrona.
ascolta.si fa sera.
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Re: Salite invernali...?

Messaggioda scairanner » mar lug 18, 2017 12:19 pm

Spartaco ha scritto:parlano.dalla poltrona.


Ecco, dici bene: un'estiva sulla Poltrona, quella sì che è un'impresa! :mrgreen:
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Re: Salite invernali...?

Messaggioda tu » mer lug 19, 2017 13:52 pm

scairanner ha scritto:Prima parte.
Un articolo nell'ultimo numero di Alpi Venete mi dà lo spunto per porre a lor signori alcune domande:
(per chi non legge Alpi Venete, si tratta di una rivista Caiana, e l'articolo in questione parla della (secondo me) presunta prima salita invernale di una via di Gogna-Cerruti alla Seconda Pala di San Lucano, parete sud sud-ovest, del 26-27-28 dicembre scorsi).

Premesso, a scanso di equivoci, che non voglio polemizzare con gli autori della salita, ma volevo capire cosa spinge un alpinista a "credere" di aver realizzato un certo tipo di salita, mi chiedo:
-ha senso, in un periodo in cui per far parlare di sè si è costretti a realizzare imprese sempre più eclatanti, spacciare una salita per "prima invernale", quando si conosce la storia delle invernali (almeno spero per loro) e si è perfettamente consci del fatto che l'inverno e il periodo 21 dicembre 21 marzo spesso non coincidono (meno che mai negli ultimi anni)
-ma soprattutto ha senso programmare una salita in quei giorni, ben sapendo che le temperature, grazie all'inversione termica, saranno ben più gradevoli che in alcune giornate estive (ad esempio sabato scorso in Dolomiti, parete ovest, a causa di un forte e gelido vento da nord faceva decisamente più freddo che il 27 dicembre scorso, quando in Avostanis a 1900 mt. si scalava a torso nudo), per venderla come prima invernale?
Non sarebbe, in generale (o non sarebbe stato, nel caso specifico) più dignitoso ripetere la via prima del 21 oppure, ancora meglio, evitare di parlare di salita invernale?
-una salita invernale non dovrebbe porre delle problematiche differenti rispetto ad una in buona stagione (clima, neve, ghiaccio, avvicinamento complicato, ecc.)? Altrimenti che senso ha mettere in rilievo che si tratta di una invernale, se le condizioni di salita sono addirittura migliori di quelle estive (meteo più stabile, clima perfetto, nessuno in giro che rompe i c.)?
Ti fai la tua salita e te ne stai zitto, se poi qualcuno ti ricorda che hai fatto una salita invernale perchè il solstizio d'inverno era già passato, tu, da signore, gli rispondi che no, l'invernale è tutta un'altra cosa, tu ti sei solo divertito e ti accontenti di aver fatto una bella ripetizione, ecchecazzo.


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Seconda parte 8)

Alla luce di quanto sopra esposto, credo che a questo punto sarebbe opportuno creare un ente apposito che certificherà le salite invernali, l'ECSI (Piede sei pronto? Mi manca un referente per il centro ovest :mrgreen: ).

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che ne sai tu di quella via?
c'eri tu li per sapere cosa hanno passato i ripetitori?
sai quanto hanno tribolato quei 4 per il vento gelido sul secondo bivacco? (la stessa mattina nella bassa pianura veneta c'era bora 80 all'ora).
certamente la neve era assente, ma il vento gelido e le giornate cortissime si.
mi pare che le tue considerazioni valgano quanto alpinismo da tastiera.
consiglio: rampega di più.
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Re: Salite invernali...?

Messaggioda tu » mer lug 19, 2017 13:54 pm

VYGER ha scritto:Scai, ammetti che stai puntando al secondo millione...

:mrgreen:

Cmq, dal basso delle mie conoscenze specifiche sull'area, in effetti una salita a dicembre sulla Gogna-Cerruti alla Seconda è una mezza impresa...

:mrgreen:

1. Lo zoccolo è davvero infido, erboso e molto ripido; e l'isìga (o festuca) è secca e non tiene una cippa;
2. Non so come fosse dietro (cioè, se era nevicato e quanto); tuttavia, se c'era neve, credo che scendere a valle sia stata davvero una tribolata.

In sostanza secondo me si stava meglio in parete che appena sopra e appena sotto.
:D

Di più non saprei dire.



quoto.
guarda caso un intervento sensato viene da chi le pale di san lucano le conosce
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Re: Salite invernali...?

Messaggioda scairanner » mer lug 19, 2017 21:44 pm

tu ha scritto:
scairanner ha scritto:Prima parte.
Un articolo nell'ultimo numero di Alpi Venete mi dà lo spunto per porre a lor signori alcune domande:
(per chi non legge Alpi Venete, si tratta di una rivista Caiana, e l'articolo in questione parla della (secondo me) presunta prima salita invernale di una via di Gogna-Cerruti alla Seconda Pala di San Lucano, parete sud sud-ovest, del 26-27-28 dicembre scorsi).

Premesso, a scanso di equivoci, che non voglio polemizzare con gli autori della salita, ma volevo capire cosa spinge un alpinista a "credere" di aver realizzato un certo tipo di salita, mi chiedo:
-ha senso, in un periodo in cui per far parlare di sè si è costretti a realizzare imprese sempre più eclatanti, spacciare una salita per "prima invernale", quando si conosce la storia delle invernali (almeno spero per loro) e si è perfettamente consci del fatto che l'inverno e il periodo 21 dicembre 21 marzo spesso non coincidono (meno che mai negli ultimi anni)
-ma soprattutto ha senso programmare una salita in quei giorni, ben sapendo che le temperature, grazie all'inversione termica, saranno ben più gradevoli che in alcune giornate estive (ad esempio sabato scorso in Dolomiti, parete ovest, a causa di un forte e gelido vento da nord faceva decisamente più freddo che il 27 dicembre scorso, quando in Avostanis a 1900 mt. si scalava a torso nudo), per venderla come prima invernale?
Non sarebbe, in generale (o non sarebbe stato, nel caso specifico) più dignitoso ripetere la via prima del 21 oppure, ancora meglio, evitare di parlare di salita invernale?
-una salita invernale non dovrebbe porre delle problematiche differenti rispetto ad una in buona stagione (clima, neve, ghiaccio, avvicinamento complicato, ecc.)? Altrimenti che senso ha mettere in rilievo che si tratta di una invernale, se le condizioni di salita sono addirittura migliori di quelle estive (meteo più stabile, clima perfetto, nessuno in giro che rompe i c.)?
Ti fai la tua salita e te ne stai zitto, se poi qualcuno ti ricorda che hai fatto una salita invernale perchè il solstizio d'inverno era già passato, tu, da signore, gli rispondi che no, l'invernale è tutta un'altra cosa, tu ti sei solo divertito e ti accontenti di aver fatto una bella ripetizione, ecchecazzo.


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Seconda parte 8)

Alla luce di quanto sopra esposto, credo che a questo punto sarebbe opportuno creare un ente apposito che certificherà le salite invernali, l'ECSI (Piede sei pronto? Mi manca un referente per il centro ovest :mrgreen: ).

Pertanto le salite, posto che prima della certificazione ci sarà sempre l'ombra del dubbio, verranno classificate come:
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voi che salita preferite? :mrgreen:



che ne sai tu di quella via?
c'eri tu li per sapere cosa hanno passato i ripetitori?
sai quanto hanno tribolato quei 4 per il vento gelido sul secondo bivacco? (la stessa mattina nella bassa pianura veneta c'era bora 80 all'ora).
certamente la neve era assente, ma il vento gelido e le giornate cortissime si.
mi pare che le tue considerazioni valgano quanto alpinismo da tastiera.
consiglio: rampega di più.


Rispondo con piacere, cominciando con un paio di premesse:

1. Non era mia intenzione polemizzare su questa salita in particolare, ma condividere le mie perplessità sulla necessità di dare delle definizioni, quando queste sono palesemente, come minimo, forzate (leggi "scalata invernale")e per cercare di capire, con l'aiuto di altri, cosa spinge una persona nel 2017 a voler evindenziare un aspetto che è assolutamente secondario (quando non puramente inventato) rispetto alla salita stessa (si tratta pur sempre di una salita molto impegnativa).
2. Cerco di bilanciare con un pò di leggerezza questi argomenti (leggi seconda parte) perchè alla fine non mi alterano di certo il sonno.

Quindi, passo a risponderti nel merito:

che ne sai tu di quella via?
nulla di più di ciò che hanno scritto nell'articolo, a questo proposito (dato che, immagino, siano pochi quelli che hanno potuto leggere l'articolo) copio alla lettera (sottolineature mie): (nota: stanno andando all'attacco, sono partiti alle 8.30) "il morale è alto e la giornata calda fa quasi dubitare che sia già inverno"


c'eri tu li per sapere cosa hanno passato i ripetitori?
sai quanto hanno tribolato quei 4 per il vento gelido sul secondo bivacco? (la stessa mattina nella bassa pianura veneta c'era bora 80 all'ora).


Ancora dalla descrizione: nessun accenno al freddo per tutta la via, poi la chicca, quando sono agli ultimi tiri "...stanco del peso dello zaino, inizia a maturare l'idea di disfarsi dell'enorme sacco a pelo (quasi due chili)"
Qui devo aprire una parentesi: possibile che esistano ancora sacchi a pelo di 2 chili? E che uno che va a fare un'invernale se lo porti dietro, quando facciamo di tutto per ridurre il peso dei moschettoni di pochi grammi? Ho uno sacco a pelo comprato nel '97 dichiarato per -20°, che pesa 800 grammi e non ci vado a fare le invernali, testato fino a -10° in maglietta.
Continuo: "Non facciamo a tempo a ricordargli che c'è il rischio di effettuare un secondo bivacco, quando udiamo il tonfo sordo del sacco che si disintegra tra le rocce 500 metri sotto di noi." [...]
Raggiungono la cima e vi bivaccano.
"All'alba del 28 dicembre lasciamo alle spalle il nostro secondo bivacco con un vento gelido che ci sferza con tutta la sua potenza... Dopo tre calate a corda doppia... ecc."

Ora alcune considerazioni:
1.Sei su una parete di 26 tiri di corda e ti liberi di "quasi due chili" agli ultimi tiri?
2.Ti liberi del peso gettandolo giù? Cos'è, una discarica? :evil: :evil: :evil:
3.Sei in inverno e ti lamenti che su una cima soffia un vento gelido di mattina?
4.Il vento gelido lo hanno trovato dopo la conclusione dell'itinerario ed erano su una cima, se non hai il sacco a pelo e ti congeli, saranno ben caz.zi tuoi.

Ti rammento infine che se uno pubblica un articolo su una Rivista deve accettare elogi e critiche, altrimenti tiene l'impresa per sè, dopodichè se eventuali discussioni porteranno a considerare le critiche assolutamente infondate, buon per chi si è esposto.

ciao!
un alpinista da tastiera :wink:
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Re: Salite invernali...?

Messaggioda Danilo » gio lug 20, 2017 0:33 am

tu ha scritto:
VYGER ha scritto:Scai, ammetti che stai puntando al secondo millione...

:mrgreen:

Cmq, dal basso delle mie conoscenze specifiche sull'area, in effetti una salita a dicembre sulla Gogna-Cerruti alla Seconda è una mezza impresa...

:mrgreen:

1. Lo zoccolo è davvero infido, erboso e molto ripido; e l'isìga (o festuca) è secca e non tiene una cippa;
2. Non so come fosse dietro (cioè, se era nevicato e quanto); tuttavia, se c'era neve, credo che scendere a valle sia stata davvero una tribolata.

In sostanza secondo me si stava meglio in parete che appena sopra e appena sotto.
:D

Di più non saprei dire.



quoto.
guarda caso un intervento sensato viene da chi le pale di san lucano le conosce


quoto anch'io anche se non sono mai stato alle pale ma non centra una cippa col succo del discorso del post d'apertura,che hai letto frettolosamente
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Re: Salite invernali...?

Messaggioda gigiDR » gio lug 20, 2017 6:33 am

Mai più che adesso sono un alpinista da tastiera
Ho letto l'articolo su pm ,ho guardato le foto ,non c'è traccia di neve,conosco la seconda pala per averci scalato ,non ricordo le difficoltà della via ma non è certo un diedro casarotto.
Dalla seconda pala si scende con le mani in tasca e ,vista la neve sulla parete dell agner ,ne avranno trovata solo oltre l'Arco di bersanel
Dopo queste premesse mi associo a quanto detto da scai ,ma cosa vogliamo farci,siamo nell epoca dell apparire,bisogna condividere tutto,e le riviste on line permettermi pure pm sono alla stregua di novella 2000 o Chi...
Ho visto fiumi di parole per una prima invernale di una via ,in parete sud,aperta l'anno precedente....
E delle foto su Facebook vogliamo parlarne?
Ansel Adams starà rivoltandosi nella tomba....le foto su Facebook sono sempre stupende...le vie sono sempre dei vioni o dei sogni
Ma si deve condividere...devi ottenere i fatidici"mi piace",le solite frasi"grandissimi","che vione","LIVELLO"....
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Re: Salite invernali...?

Messaggioda PIEDENERO » gio lug 20, 2017 13:17 pm

scairanner ha scritto:Alla luce di quanto sopra esposto, credo che a questo punto sarebbe opportuno creare un ente apposito che certificherà le salite invernali, l'ECSI (Piede sei pronto? Mi manca un referente per il centro ovest )..
:


ma sei impazzito? in inverno ?

al limite in INVERNO io posso certificare


scairanner ha scritto: FICA: Forse Invernale Certificata ALMARE


:lol:
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Re: Salite invernali...?

Messaggioda VYGER » gio lug 20, 2017 13:34 pm

Cmq chi vuole leggere il resoconto della salita trova info qui: http://gognablog.com/mughi-a-guardia-di-rocce-perlomeno-riservate/

-999748
:mrgreen:
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Re: Salite invernali...?

Messaggioda Callaghan » gio lug 20, 2017 13:46 pm

scairanner ha scritto:(...)
-una salita invernale non dovrebbe porre delle problematiche differenti rispetto ad una in buona stagione (clima, neve, ghiaccio, avvicinamento complicato, ecc.)? Altrimenti che senso ha mettere in rilievo che si tratta di una invernale, se le condizioni di salita sono addirittura migliori di quelle estive (meteo più stabile, clima perfetto, nessuno in giro che rompe i c.)?
(...)

c'erano 5 centimetri di brina al suolo e non hanno neppure usato gli sci.
cosa vuoi di più?
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Re: Salite invernali...?

Messaggioda PIEDENERO » gio lug 20, 2017 14:19 pm

VYGER ha scritto:Cmq chi vuole leggere il resoconto della salita trova info qui: http://gognablog.com/mughi-a-guardia-di-rocce-perlomeno-riservate/

-999748
:mrgreen:

le foto non misurano la temperatura ma sono esplicative....
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Re: Salite invernali...?

Messaggioda settez » gio lug 20, 2017 23:06 pm

PIEDENERO ha scritto:le foto non misurano la temperatura ma sono esplicative....


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Re: Salite invernali...?

Messaggioda Q » ven lug 21, 2017 9:24 am

scairanner ha scritto:
Spartaco ha scritto:parlano.dalla poltrona.


Ecco, dici bene: un'estiva sulla Poltrona, quella sì che è un'impresa! :mrgreen:

È quella che mi appresto a fare oggi pomeriggio. Me la certifichi?
"Mentre si rinvia, la vita passa" Seneca
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Re: Salite invernali...?

Messaggioda emanuele » ven lug 21, 2017 14:37 pm

a me è sembrata la condivisione di una bella avventura in un periodo con poca luce e su una montagna non comoda, niente a che vedere con sfoggio e ostentazione!!!
per quanto riguarda la tua posizione, scairanner, nei confronti del caianesimo, mi sembra che la tua sia un'opinione generica, qualunquista e forse ...invidiosa
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Re: Salite invernali...?

Messaggioda scairanner » ven lug 21, 2017 14:38 pm

Q ha scritto:
scairanner ha scritto:
Spartaco ha scritto:parlano.dalla poltrona.


Ecco, dici bene: un'estiva sulla Poltrona, quella sì che è un'impresa! :mrgreen:

È quella che mi appresto a fare oggi pomeriggio. Me la certifichi?


Sì ma vogliamo le foto dove c'è il sole a picco e si vede l'ombra che suda anche lei :mrgreen:
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