La Sibilla è stata la mia prima via in montagna
, son passati ormai 20 anni
e quindi non so se le informazioni sono ancora valide.
Le difficoltà sono tranquille (III) solo il tiro obliquo che porta alla cengia dalla quale si aggira lo spigolo per prendere il grande diedro presenta un tratto di IV più che altro perchè molto lucido (allora, chissà adesso).
Il diedro è veramente divertente ma se c'è neve sopra o se piove è meglio rinunciare perchè diventa una cascata d'acqua.
Chiodi, allora, ne trovai pochini (3 o 4) ma con cordini e nut non incontrammo problemi (tranne un istruttore di roccia di non mi ricordo che CAI o associazione che faceva più fatica a salire del suo allievo e aveva qualche difficoltà a manovrare la corda
).
Da fare attenzione la discesa
, quella classica, che segue una cengia detritica molto esposta che punta verso Cima Sella; una guida che conosco mi ha detto che sono state attrezzate delle doppie dalla parte opposta ma non saprei dirti dove quindi è meglio che chiedi al Tucket quando sei li.
Ho un bellisimo ricordo di questa via, anche se il tempo era pessimo, ci siamo fatti un abbondante doccia e le due cordate in parete scaricavano sassi come delle bettoniere (scaricano sassi le betoniere
) nonostante la via sia sana (tranne la cengia prima del diedro) costringendoci a varianti per superarli e toglierci dalla loro traiettoria.
Forse è perchè per la prima volta arrampicavo su una montagna vera (prima uscita dopo il corso e tutta da primo) ma mi è rimasta impressa (anche sul polso visto che un sasso mi ha sbriciolato l'orologio).
Buon divertimento