Intermittent fasting, ketogenic diet etc.

Re: Intermittent fasting, ketogenic diet etc.

Messaggioda coniglio » ven feb 12, 2016 13:08 pm

non cacare il c***o
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Re: Intermittent fasting, ketogenic diet etc.

Messaggioda Vigorone » ven feb 12, 2016 13:09 pm

coniglio ha scritto:non cacare il c***o


salute
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Re: Intermittent fasting, ketogenic diet etc.

Messaggioda coniglio » ven feb 12, 2016 13:10 pm

Vigorone ha scritto:
coniglio ha scritto:non cacare il c***o


salute


speriamo :lol:
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Re: Intermittent fasting, ketogenic diet etc.

Messaggioda Eionedvx » ven feb 12, 2016 13:11 pm

Coni, ti devo smentire...

Il corpo non può essere acido, basico o ambarabacicicoccò, e non ha un pH unico.

I diversi ambienti (bocca, stomaco, parti intime...) hanno tutte un pH diverso che varia a seconda dell'utilizzo. Questo pH NON può essere cambiato in nessun modo.
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Re: Intermittent fasting, ketogenic diet etc.

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » ven feb 12, 2016 13:12 pm

Comunque, pro domo mea, essendo notoriamente un patologico dipendente da dolciumi, posto questo trafiletto da Wikipedia:

La condanna dei carboidrati semplici (o zuccheri)

Le raccomandazioni e il senso comune vedono le più diffuse varietà di zuccheri (saccarosio e glucosio) come responsabili di una risposta glicemica superiore e più rapida rispetto a molte qualità di amidacei. Realmente quest'ultima classe di alimenti difficilmente raggiunge i valori del glucosio (IG 100), ma, come già accennato, spesso molti di questi assumono un valore simile o superiore al saccarosio[8] (il cui IG viene riconosciuto tra 58 e 65[34]), riuscendo a raggiungere valori anche superiori a 90[35]. In richiamo al paragrafo Metodo di paragone tra fonti glucidiche, questi zuccheri semplici sono stati sempre oggetto di condanna rispetto agli amidi, senza riconoscere che il punteggio del IG viene stabilito e comparato alle altre fonti glucidiche tramite l'assunzione della stessa quantità di carboidrati (50 g). In questo senso viene ancora a mancare il principio di proporzione, che trova l'applicazione tramite il calcolo del carico glicemico:

5 grammi di glucosio (IG alto: 100) avranno un bassissimo impatto sulla glicemia (100 x 5 / 100 = CG basso: 5) e non potranno portare ad iperglicemia e iperinsulinemia nonostante siano assimilati molto rapidamente;
75 grammi di spaghetti (IG medio: 57) avranno un impatto molto alto sulla glicemia (57 x 75 / 100 = CG alto: 42), portando ad alti valori glicemici e insulinemici, nonostante siano assimilati più lentamente;
Bisogna sottolineare ancora una volta che, sebbene uno zucchero semplice come il glucosio determini livelli glicemici superiori rispetto ad un alimento a IG più basso, questo succede a parità di assunzione di glucidi in grammi, come prevede la stima dell'indice glicemico stesso. Mentre una porzione di glucosio molto bassa, determinerà comunque una risposta glicemica inferiore rispetto ad una porzione di un cibo amidaceo consumata in quantità molto maggiori. Dunque un consumo modesto e controllato di questi zuccheri tramite l'applicazione del carico glicemico, non può causare effetti iperglicemici. Si è inoltre teso a demonizzare tutta la classe degli zuccheri semplici (mono e disaccaridi), per la loro presunta azione iperglicemizzante, senza valutare che la maggior parte di questi hanno un IG molto inferiore (20 o 30) rispetto a molti cibi amidacei.

la struttura semplice dei glucidi non determina di conseguenza un alto IG e quindi rapido assorbimento (ad esempio fruttosio[36], trealosio[37], isomaltulosio[38], galattosio[39], lattosio[36], pur essendo semplici hanno un basso IG, ed alcuni di questi non sono insulinogenici);
la categoria di zuccheri semplici ad alto IG è piuttosto limitata: si parla essenzialmente di glucosio (100) e maltosio (105)[1]; mentre il saccarosio si colloca in genere all'interno di un punteggio medio (tra 58 e 65[34]).
diversi carboidrati complessi (oligomeri e polimeri del glucosio come maltodestrine[40] e vari cibi amidacei[27][35]) dimostrano un IG maggiore rispetto a molti carboidrati semplici[36];
quantità basse o moderate di zuccheri semplici ad alto indice glicemico (glucosio, saccarosio) o di cibi contenenti un'alta densità di questi zuccheri, comunque non possono portare ad iperglicemia e iperinsulinemia, come può confermare un semplice calcolo del carico glicemico.
molto spesso le quantità di consumo di cibi amidacei, nelle adeguate proporzioni, possono causare un'iperglicemia maggiore di un cibo zuccherato, sempre valutando il calcolo del carico glicemico (un piatto di 100 g di pasta è di fatto iperglicemizzante al contrario di una bustina di zucchero da 5 g)
molto spesso l'indice glicemico di molti cibi amidacei è analogo o superiore a quello del comune zucchero (l'IG del pane bianco può arrivare a valori attorno a 75[35] o superiori, quello del riso bianco[27] e dei fiocchi di mais[35] anche oltre 90, quando l'IG del saccarosio è stimabile tra 58 e 65)
un inferiore, ridotto, o assente senso di sazietà causato dall'assunzione di una controllata quantità (basso CG) di zuccheri ad alto IG non si traduce di conseguenza nel manifestarsi di effetti negativi come iperglicemia, iperinsulinemia.
Paragone tra zucchero e un comune amidaceo Modifica
Ricordiamo ancora una volta che lo zucchero pare demonizzato a prescindere dalla quantità di assunzione, mentre paradossalmente, ad un comune cibo amidaceo come il riso bianco, per il quale vige l'etichettatura fuorviante di carboidrato complesso, ben pochi mettono in guardia dalle proprietà altamente glicemizzanti e insulinogeniche, sia per quanto riguarda l'alto indice glicemico riscontrabile nella maggior parte delle qualità[27], sia per l'alta densità glucidica (80%), sia per il risultante alto carico glicemico, ottenibile anche solo con un consumo in quantità modeste:

saccarosio: IG medio: 65; densità glucidica: 100%
riso bianco: IG medio: 80; densità glucidica media: 80%
Da notare che l'indice glicemico medio del comune riso bianco supera abbondantemente il punteggio medio del saccarosio[27]. Come punto a favore, il riso, non essendo un carboidrato puro, ha una densità glucidica inferiore sul peso secco, che viene ulteriormente ridotta con la cottura, e quindi l'idratazione. Tuttavia, con un consumo limitato di riso bianco - definibile come cibo glucidico ad alto IG - viene superata la soglia del carico glicemico medio (oltre 19) con appena 30 grammi sul peso secco:

IG (80) x quantità di caboidrati (24 su 30 di peso) / 100 = CG 19,2
Per il saccarosio, che presenta una densità glucidica naturalmente maggiore, ma un indice glicemico mediamente inferiore, il carico glicemico alto (oltre 19) viene raggiunto con la stessa quantità del riso bianco, ovvero 30 grammi:

IG (65) x quantità di carboidrati (30 su 30 di peso) / 100 = CG 19,5
Questo per dimostrare come l'etichetta di carboidrato complesso non riesca ad assumere un valore significativo nel contesto della generale valutazione qualitativa dei glucidi. Alcuni di questi dimostrano un indice glicemico più alto rispetto allo zucchero comune, e per il quale è necessario prestare una maggiore attenzione e controllo nel loro consumo. Da questo esempio si conclude che l'impatto glicemico dato da una quantità di riso bianco si rivela uguale a quella data da un'identica quantità di zucchero. Se si pensa che le quantità medie di consumo di riso bianco possono aggirarsi attorno ai 100 grammi (80% di carboidrati), ciò significa che una porzione da 100 grammi di questo alimento apporta 80 grammi di carboidrati, che hanno un impatto glicemico circa paragonabile a quello fornito da 100 grammi di saccarosio (o zucchero):

100 g riso bianco: IG (80) x quantità di carboidrati (80 su 100 di peso) / 100 = CG: 64
100 g saccarosio: IG (65) x quantità di carboidrati (100 su 100 di peso) / 100 = CG: 65
100 g di riso bianco (secco) = 100 g di saccarosio
Se ci si limitasse invece a paragonare l'effetto glicemizzante di questi due alimenti a parità di apporto di glucidi, il riso, presentando un IG maggiore, determinerebbe un maggiore carico glicemico rispetto al saccarosio:

80 g di carboidrati da riso bianco (100 g netti sul secco): CG 64
80 g di carboidrati da saccarosio (80 g netti): CG 52

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Re: Intermittent fasting, ketogenic diet etc.

Messaggioda coniglio » ven feb 12, 2016 13:12 pm

Eionedvx ha scritto:Coni, ti devo smentire...

Il corpo non può essere acido, basico o ambarabacicicoccò, e non ha un pH unico.

I diversi ambienti (bocca, stomaco, parti intime...) hanno tutte un pH diverso che varia a seconda dell'utilizzo. Questo pH NON può essere cambiato in nessun modo.


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Re: Intermittent fasting, ketogenic diet etc.

Messaggioda Vigorone » ven feb 12, 2016 13:13 pm

Eh. Chiedevo (non cacare il ca22o va usato con moderazione) perché sulla pagina feisbuc del CICAP mi sono imbattuto in questo

Immagine
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Re: Intermittent fasting, ketogenic diet etc.

Messaggioda Eionedvx » ven feb 12, 2016 13:14 pm

coniglio ha scritto:
Eionedvx ha scritto:Coni, ti devo smentire...

Il corpo non può essere acido, basico o ambarabacicicoccò, e non ha un pH unico.

I diversi ambienti (bocca, stomaco, parti intime...) hanno tutte un pH diverso che varia a seconda dell'utilizzo. Questo pH NON può essere cambiato in nessun modo.


l'intestino di chi mangia carne
e l'intestino di un vegetraiano
sono quasi all'opposto

Sinceramente, non credo.
Così come lo stomaco.

Se mi citi la fonte magari ci do un'occhiata :D
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Re: Intermittent fasting, ketogenic diet etc.

Messaggioda Eionedvx » ven feb 12, 2016 13:15 pm

Vigorone ha scritto:Eh. Chiedevo (non cacare il ca22o va usato con moderazione) perché sulla pagina feisbuc del CICAP mi sono imbattuto in questo

Immagine

È infatti una variazione non minima, di più!
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Re: Intermittent fasting, ketogenic diet etc.

Messaggioda coniglio » ven feb 12, 2016 13:27 pm

8O
Oh Vigorone, stavo a scherzà...
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Re: Intermittent fasting, ketogenic diet etc.

Messaggioda Vigorone » ven feb 12, 2016 13:29 pm

coniglio ha scritto: 8O
Oh Vigorone, stavo a scherzà...


...infatti ti ho risposto con moderazione! 8) 8)
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Re: Intermittent fasting, ketogenic diet etc.

Messaggioda coniglio » ven feb 12, 2016 13:33 pm

più che alcalinizzare è più corretto parlare di ambiente basico.
la carne/latte (proteine animali) acidificano.
il glucosio nutre i tumori
con meccanismi un pelo complessi ma che anche chi come me
non è del mestiere riesce a comprendere.

appena smetto di lavorare
se necessario vi posto anche delle conferenze (o estratti di esse) di Berrino uno dei pochi
medici di cui mi fido.
poi oh, non è il mio caampo.

dico solo che SU DI ME hanno avuto effetti più che desiderati.
(sono seguito da un medico da 5 anni..non mi ci improvviso assolutamente)
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Re: Intermittent fasting, ketogenic diet etc.

Messaggioda Persephone84 » ven feb 12, 2016 13:49 pm

coniglio ha scritto:più che alcalinizzare è più corretto parlare di ambiente basico.
la carne/latte (proteine animali) acidificano.
il glucosio nutre i tumori
con meccanismi un pelo complessi ma che anche chi come me
non è del mestiere riesce a comprendere.



a maggior ragione parlare di ambiente basico è una quazzata!
scusa eh, ma io ste cose proprio non riesco a sentirle.

il corpo ha, vado a memoria eh, quindi se scrivo quazzate correggetemi, 4 sistemi tampone, che servono per impedire le variazioni di pH. uno è il tampone carbonato, uno è il tampone fosfato, un altro sistema tampone è dato dalle proteine, l'altro non lo ricordo in questo momento. cmq intervengono durante la respirazione, nei reni e nel sangue.
le proteine sono amminoacidi, quindi portano in sè sia un gruppo acido che una base. il modo di comportarsi dipende dal pH dell'ambiente. per info, il sangue ha pH 7.4, neutro, e molte proteine (credo anche l'emoglobina) contribuiscono a mantenerlo neutro. le proteine acidificano cosa, esttamente? non lo stomaco, che ha nei succhi gastrici acido cloridrico ed è a pH circa 2, acido di per sè, non il sangue, altrimenti si muore... mah...

il glucosio alimenta TUTTE le cellule, comprese quelle tumorali, ovvio...

sull'intestino ammetto di non essere particolarmente preparata, ma credo sia una questione di fibre più che di proteine ...

scusa Coniglio, nulla di personale, l'hai scritto tu e rispondo a te... l'avesse scritto qualcun'altro avrei risposto a lui
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Re: Intermittent fasting, ketogenic diet etc.

Messaggioda PIEDENERO » ven feb 12, 2016 14:02 pm

giusto per aggiungere qualche esperienza.

anni fa, per motivi di salute, ho seguito per tre mesi una dieta macrobiotica "stretta".
non mi sono mai sentito, fame a parte, così bene. avevo una energia incredibile e stavo da dio.

il problema di salute NON è stato però risolto.

se avessi tempo, e se non avessi da preparare praticamente tre/quattro cene diverse per quattro persone :evil: la rifarei!
(con qualche potente trasgressione settimanale però! :P )
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Re: Intermittent fasting, ketogenic diet etc.

Messaggioda Eionedvx » ven feb 12, 2016 14:13 pm

Persephone84 ha scritto:
coniglio ha scritto:più che alcalinizzare è più corretto parlare di ambiente basico.
la carne/latte (proteine animali) acidificano.
il glucosio nutre i tumori
con meccanismi un pelo complessi ma che anche chi come me
non è del mestiere riesce a comprendere.



a maggior ragione parlare di ambiente basico è una quazzata!
scusa eh, ma io ste cose proprio non riesco a sentirle.

il corpo ha, vado a memoria eh, quindi se scrivo quazzate correggetemi, 4 sistemi tampone, che servono per impedire le variazioni di pH. uno è il tampone carbonato, uno è il tampone fosfato, un altro sistema tampone è dato dalle proteine, l'altro non lo ricordo in questo momento. cmq intervengono durante la respirazione, nei reni e nel sangue.
le proteine sono amminoacidi, quindi portano in sè sia un gruppo acido che una base. il modo di comportarsi dipende dal pH dell'ambiente. per info, il sangue ha pH 7.4, neutro, e molte proteine (credo anche l'emoglobina) contribuiscono a mantenerlo neutro. le proteine acidificano cosa, esttamente? non lo stomaco, che ha nei succhi gastrici acido cloridrico ed è a pH circa 2, acido di per sè, non il sangue, altrimenti si muore... mah...

il glucosio alimenta TUTTE le cellule, comprese quelle tumorali, ovvio...

sull'intestino ammetto di non essere particolarmente preparata, ma credo sia una questione di fibre più che di proteine ...

scusa Coniglio, nulla di personale, l'hai scritto tu e rispondo a te... l'avesse scritto qualcun'altro avrei risposto a lui

Esatto!
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Re: Intermittent fasting, ketogenic diet etc.

Messaggioda Chiodonellaroccia » ven feb 12, 2016 15:39 pm

Consiglio lettura tre libri scitti da tre medici : vivere alcalini vivere felici. The china studi.Il fattore enzima. Poi c'è anche il sito di Valdo vaccaro. Il ph del sangue resta sempre sempre sempre attorno al 7, quello che cambia è' quello delle urine
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Re: Intermittent fasting, ketogenic diet etc.

Messaggioda Persephone84 » ven feb 12, 2016 16:21 pm

Chiodonellaroccia ha scritto:Consiglio lettura tre libri scitti da tre medici : vivere alcalini vivere felici. The china studi.Il fattore enzima. Poi c'è anche il sito di Valdo vaccaro. Il ph del sangue resta sempre sempre sempre attorno al 7, quello che cambia è' quello delle urine


http://www.airc.it/cancro/disinformazio ... ina-study/
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Re: Intermittent fasting, ketogenic diet etc.

Messaggioda coniglio » ven feb 12, 2016 16:23 pm

ah ah ah :lol:
in questi 5 anni la mia vita è cambiata. non solo nel peso.
non rispondo più alle interrogazioni altezzose da tempo oramai.
vado a dire alla mia dott.ssa di fare i filtrini con la sua laurea.
care cose. :D

#ammecheccazzomenefregammè
:D
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Re: Intermittent fasting, ketogenic diet etc.

Messaggioda coniglio » ven feb 12, 2016 16:31 pm

Persephone84 ha scritto:
il glucosio alimenta TUTTE le cellule, comprese quelle tumorali, ovvio...



e come e -soprattutto- in che quantità alimenta le tumorali?
(occhio che sui tumori non mi batte nessuno...purtroppo :cry: )
è lo stesso principio che c'è dietro la Pet e il suo utlizzo in oncologia clinica.
si narra che un tizio, sicuro un cogli0ne che spara quazzate, c'abbia addirittura preso il Nobel...mah
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Re: Intermittent fasting, ketogenic diet etc.

Messaggioda Persephone84 » ven feb 12, 2016 17:44 pm

coniglio ha scritto:
Persephone84 ha scritto:
il glucosio alimenta TUTTE le cellule, comprese quelle tumorali, ovvio...



e come e -soprattutto- in che quantità alimenta le tumorali?
(occhio che sui tumori non mi batte nessuno...purtroppo :cry: )
è lo stesso principio che c'è dietro la Pet e il suo utlizzo in oncologia clinica.
si narra che un tizio, sicuro un cogli0ne che spara quazzate, c'abbia addirittura preso il Nobel...mah


scusa un attimo... tu ti nutri di zollette di zucchero??
che una cellula tumorale assimili glucosio più di una cellula sana questo lo so, e infatti chi è malato di cancro dovrebbe limitare i dolci. però un conto è l'alimentazione in uno stato patologico, un conto è l'alimentazione in un organismo sano.
mi sembra che nessuno qui stia dicendo che bisogna mangiare merendine e bere coca cola tutti i giorni, ma non mi sembra corretto demonizzare lo zucchero, come non mi sembra corretto demonizzare la carne.
i latini dicevano "est modus in rebus" ... l'alimentazione SANA, in una persona SANA, dovrebbe prevedere anche una minima quantità di glucosio da varie fonti. NB: glucosio non è saccarosio: intendo per glucosio lo zucchero immagazzinato e utilizzato dal nostro organismo.
ciò detto io non mangio merendine, non bevo bibite confezionate, cerco di non usare zucchero bianco ecc...
evito le caramelle, ma non smetto di mangiare la pasta.
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