Franz the Stampede ha scritto:ande05 ha scritto:ho già fatto i giri che ritenevo opportuno fare (tra cui consulto con medico, lastra, parere di altri 5 medici, fisioterapia e riposo).
Eppure non hai ancora una DIAGNOSI (ovvero descrizione del problema) altrimenti con essa sarebbe arrivata una CURA/TERAPIA (ovvero descrizione della possibile soluzione).
Se vai da un medico generico, e' probabile che non sappia una ceppa di capsule e pulegge delle dita. Son cose specifiche da climber. Siccome mi sono rotto, faccio pubblicità all'ottimo Centro di Medicina Sportiva Deruvo di Paruzzaro, sul Lago Maggiore. Se sei di Parma, sicuramente c'e' qualcuno esperto, hai provato a chiedere alla palestra di Pareti, dove si allena anche il buon Caminati?
Il distaccamento osseo con la lastra, senza saper ne leggere ne scrivere, mi sembra quasi un'esagerazione? Come dire, hai avuto un infarto, assicuriamoci che il cuore non abbia incrinato una costola battendo troppo forte...
Ho fatto quello che potevo. Non sono di Parma, qui da me nessuno si occupa di arrampicata o infortuni simili, ci sono specialisti della mano, ma mi hanno tutti sconsigliato di andarci, così ho evitato. Il medico mi ha consigliato la lastra perchè con la rottura di legamenti o chessò io (ti parlo da ignorante) possono verificarsi anche microfratture ed un dito che fa crock può essere anche un osso che si rompe, una lastra sicuramente escludeva queste ipotesi. Poi non mi ha consigliato nessun altra indagine, solo riposo, ghiaccio e medicinali su cui non mi va di discutere.
Poi ho sentito un fisioterapista che mi ha detto di fargli fare un pò di esercizi appena stava meglio (un mio amico).
Poi ho parlato con altri amici medici e alcuni non sapevano nemmeno cosa fosse una puleggia.
Poi ho sentito tramite mail uno specialista che mi ha dato qualche consiglio (non faccio il nome in quanto non so se voglia pubblicità) che mi è sembrato più che esaustivo ed ha dimostrato una gran serietà, ho avuto solo il dispiacere di non poter fare una visita con lui.
Ora sto per andare da un fisiatra, poi probabilmente farò anche un'eco se proprio continuo ad aver dolore.
Una diagnosi ce l'ho, non l'ho improvvisata, non è approfondita, però ce l'ho. Il dito è migliorato tantissimo, ha ripreso la completa funzionalità, ci ho arrampicato due giorni di fila un paio di gradi sotto al mio limite e il giorno dopo stava ancora meglio.
Mi stupiva solo che rimanesse dolente dopo tutto questo tempo di riposo, rimedi vari e riabilitazione (per quanto casereccia possa esser stata).
Finito questo lungo preambolo, quello che volevo sapere era se anche ad altri a cui si era lesionata una puleggia avesse fatto lo stesso, o se forse dovevo indagare ancora sullo stato di salute del dito.
Ok i medici, ma non ho i soldi che mi escono dalle mutande, ergo se mi risparmio una visita inutile sto anche meglio, con tutto il rispetto per la salute del mio dito (e sono ad oggi convinto di aver fatto quanto necessario nel limite delle mie capacità).