REGOLAMENTO LUMIGNANO

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

Messaggioda paolo 76 » gio feb 12, 2004 18:32 pm

fab ha scritto:se parliamo di esempi banali ti potrei rispondere... e se cadendo perchè arrampicavi slegato travolgi un poveraccio che arrampica accanto a te su una via limitrofa?
Il problema è proprio questo stabilire dove arriva la libertà tua e dove comincia quella dell'altro... sembrerà retorica, però mi fa pensare!


mi spiace ma l'esempio non 'sta in piedi. Se mi cadi addosso per strada, mentre cammini e mi provochi dei danni, la legge ti obbliga a risarcirmi gia' da prima dell'avvento del regolamento di Lumignano. Ma nessuno ti vieta di continuare a camminare per strada finche' non provi di esserne capace ( :!: )
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Messaggioda meteo » gio feb 12, 2004 18:50 pm

paolo 76 ha scritto:non sono d'accordo con il tuo discorso, meteo.

Riguardo alla tua proprieta' privata, se non vuoi calpestio, te la recinti. Sul fatto che tu debba andare a recuperare gli infortunati ci sono due casi:
- o e' il tuo lavoro, e quindi sei pagato per farlo;
- o sei un soccoritore del CNSAS e quindi, da volontario, lo fai perche' lo vuoi, non perche' devi.

Perche', perche', perche' e' ora di finirla di mettere la pezze al culo a chi si porta in falesia la morosa che non si accorge che sta finendo la corda, a chi emula tarzan e si schianta e a tutto il resto della banda di sbadati/sboroni che gironzolano per le falesie. Non e' sicuramente con un regolamento comunale che questi mettono la testa a posto. Magari due mesi di gesso hanno una maggior valenza educativa.

Scusa per il cinismo! :wink:


A me invece sembra che siamo abbastanza d'accordo, su un sacco di punti, anche se il "te la recinti" sulla la proprietà lo trovo un pò arrogante, meglio neanche ventilare ste possibilità, magari poi succede davvero :?
Non credo sia il caso di stuzzicare persone bendisposte.

Il discorso sull'essere all'altezza dei tiri ecc. lo vedo più come un vandemecum morale, stona alla grande e doveva essere presentato più come "raccomandazioni" che all'interno di un regolamento.

Il discorso sugli infortuni poi va oltre l'arrampicata e riguarda il sociale.
Possiamo senz'altro essere d'accordo sul fatto che ognuno può fare quello che vuole, ed è padrone di schiantarsi a terra come preferisce, sempre senza danni al prossimo ovviamente.
Però un osso rotto costa al proprietario un po di gesso, ma anche alla comunità un po di soldi, ed è comprensibile che chi la rappresenta cerchi di evitarlo, senza voler arrivare a vietare l'arrampicata.

Magari in un futuro, il passo ulteriore può essere: chi si fa male non avendo rispettato il "regolamento" di turno, si paga tutte le spese sanitarie, e se non ce la fa resta storpio o gli staccano la spina :(
Le assicurazioni già non rimborsano dei premi se un motociclista non porta il casco o la macchina non è revisionata... allarghiamo il campo e poi decidiamo che sto sistema lo adotti anche quel che resta della sanità pubblica.
Così ognuno fa quel che vuole, ma io non pago con i miei soldini le cazzate che fan gli altri.

Per le multe sono scettico, certo se non è coercitivo un regolamento non vale nulla, comunque tutta sta paura delle multe mi semba eccessiva, sai che scena il vigile su al Broion.. tutti a infilar il casco al volo, certo è che se dovessi rispettare tutti le regole della strada quando vado ad arrampicare arriverei in falesia con almeno 1000 euro già sul groppone... vorrà dire che infrangeremo anche alcune di queste qua. :D

Comunque se vogliamo continuare a frequentare Lumignano, e siamo tanti, ci dobbiamo dare una regolata.


Ciao

P.S. mi ripeto, vietato scavare prese no?
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Messaggioda paolo 76 » gio feb 12, 2004 19:25 pm

meteo ha scritto: anche se il "te la recinti" sulla la proprietà lo trovo un pò arrogante, meglio neanche ventilare ste possibilità, magari poi succede davvero :?
Non credo sia il caso di stuzzicare persone bendisposte.


guarda che non ci sarebbe nulla di male, se ti recintassi la proprieta' perche' gli arrampicatori ti combinano danni!

meteo ha scritto: Però un osso rotto costa al proprietario un po di gesso, ma anche alla comunità un po di soldi, ed è comprensibile che chi la rappresenta cerchi di evitarlo, senza voler arrivare a vietare l'arrampicata.
[...]
Così ognuno fa quel che vuole, ma io non pago con i miei soldini le cazzate che fan gli altri.


in linea di massima hai ragione, il problema e' questo: arrampicare non e' "indispensabile". Sappiamo bene che e' un'attivita' che comporta dei rischi (anche se minimi). Purtroppo il limite che separa quali sono i rischi accettabili da quelli inacettabili non e' netto (altrimenti l'alpinismo classico sarebbe fuori legge da un pezzo), per cui non capisco come un regolamento possa intervenire su tale materia (ovvero per definire un limite che non c'e'!). Le regole di buonsenso le seguono quasi tutti, chi si fa male ho ha avuto sfiga (puo' capitare) o faceva la testa calda (e ben gli sta).

Sulla spesa sanitaria il discorso non regge: se dovessimo vietare le attivita' pericolose per questo motivo saremmo ai livelli di "Fahrenheit 471" o dell' "Arancia Meccanica", e cmq sono d'accordissimo che si potrebbe pensare a dei costi sanitari aggiuntivi nel caso ci fossero comportamenti palesemente irresponsabili. Cmq a riguardo, ti faccio notare (ma prob lo sai meglio di me) come, la stragrande maggioranza degli infortuni in montagna riguarda escursionisti e non arrampicatori, quindi incazzati piu' con quelli che salgono con le superga in cima ai monti, piuttosto che con i pochi che si schiantano in falesia. La tua affermazione sul rispetto del codice della strada indica chiaramente un'altra direzione su cui ci si potrebbero recuperare fondi ben piu' ingenti! :wink:
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Messaggioda fab » ven feb 13, 2004 10:47 am

paolo 76 ha scritto:mi spiace ma l'esempio non 'sta in piedi. Se mi cadi addosso per strada, mentre cammini e mi provochi dei danni, la legge ti obbliga a risarcirmi gia' da prima dell'avvento del regolamento di Lumignano. Ma nessuno ti vieta di continuare a camminare per strada finche' non provi di esserne capace ( :!: )

l'esempio potrebbe anche non stare in piedi, come probabilmente non potrebbe stare in piedi nemmeno il tuo, senza alcuna polemica dipende dai punti di vista, comunque il discorso a cui sarei voluto arrivare era ben altro!
La mia curiosità sta sulla genesi di quel documento, visto che come voi ritengo alcuni punti veramente indicibili e illegibili, e appunto per questo vorrei sapere i moventi di tali decisione e i partecipanti al dibbattito per la stesura di quel testo!
magari osservando tutti i punti di vista si potrebbero portare critiche più incisive, visto che quel documento è all'80% discutibile!
Sotto l'8c so tutti sentieri...

...sob...!
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Messaggioda meteo » ven feb 13, 2004 11:50 am

paolo 76 ha scritto:
meteo ha scritto: anche se il "te la recinti" sulla la proprietà lo trovo un pò arrogante, meglio neanche ventilare ste possibilità, magari poi succede davvero :?
Non credo sia il caso di stuzzicare persone bendisposte.


guarda che non ci sarebbe nulla di male, se ti recintassi la proprieta' perche' gli arrampicatori ti combinano danni!

meteo ha scritto: Però un osso rotto costa al proprietario un po di gesso, ma anche alla comunità un po di soldi, ed è comprensibile che chi la rappresenta cerchi di evitarlo, senza voler arrivare a vietare l'arrampicata.
[...]
Così ognuno fa quel che vuole, ma io non pago con i miei soldini le cazzate che fan gli altri.


in linea di massima hai ragione, il problema e' questo: arrampicare non e' "indispensabile". Sappiamo bene che e' un'attivita' che comporta dei rischi (anche se minimi). Purtroppo il limite che separa quali sono i rischi accettabili da quelli inacettabili non e' netto (altrimenti l'alpinismo classico sarebbe fuori legge da un pezzo), per cui non capisco come un regolamento possa intervenire su tale materia (ovvero per definire un limite che non c'e'!). Le regole di buonsenso le seguono quasi tutti, chi si fa male ho ha avuto sfiga (puo' capitare) o faceva la testa calda (e ben gli sta).

Sulla spesa sanitaria il discorso non regge: se dovessimo vietare le attivita' pericolose per questo motivo saremmo ai livelli di "Fahrenheit 471" o dell' "Arancia Meccanica", e cmq sono d'accordissimo che si potrebbe pensare a dei costi sanitari aggiuntivi nel caso ci fossero comportamenti palesemente irresponsabili. Cmq a riguardo, ti faccio notare (ma prob lo sai meglio di me) come, la stragrande maggioranza degli infortuni in montagna riguarda escursionisti e non arrampicatori, quindi incazzati piu' con quelli che salgono con le superga in cima ai monti, piuttosto che con i pochi che si schiantano in falesia. La tua affermazione sul rispetto del codice della strada indica chiaramente un'altra direzione su cui ci si potrebbero recuperare fondi ben piu' ingenti! :wink:


Forse non mi son spiegato, credo bene che non c'è nulla di male nel recintare, ma non vedo perché devo arrivare a questo punto (spendendoci pure soldini) per far valere un mio sacrosanto diritto.

Per il resto mi sembra che anche altre attività considerate pericolose siano regolamentate, (sub, deltaplano, parapendio ecc.), quindi non mi stupisce che si stia arrivando anche all'arrampicata, quando una attività diventa di massa ha questo destino.
Il sindaco di Drò ha vietato da anni l'arrampicata su alcune vie ritenute pericolose.

Il discorso sulla sanità era ironico :wink: , anche se ti assicuro che l'andazzo attuale è pericolosamente somigliante, e più di qualcuno lo fa quel ragionamento. ( che non è poi cosi lontano dal pensare di chi infrange la legge: prima i ruba e poi li devo mantenere anche in galera)
qualche giorno fa, pranzando con un cliente, mi diceva che a lui non gli fanno la minima pietà quelli che si ammazzano in montagna (schei butai via), a lui dispiace solo degli infortuni sul lavoro…

In soldoni, ritengo una regolamentazione ormai inevitabile, pena soluzioni più drastiche.
Toglierei dal regolamento le indicazioni tipo "essere all'altezza della via, ecc." che non sono nemmeno verificabili (in modo da toglierle anche da ridicole sanzioni ), e le metterei in un "memorandum", sarei anche più elastico sulla scalata con la corda dall'alto, lasciando l'obbligo di integrare il moschettone in sosta e lungo il tiro in modo da contenere i pendoli entro 2-3 m., anche se cosi entri in una soggettività difficilmente gestibile.
Sul scalare slegato io lo faccio spesso, (e senza casco) continuerò a farlo, anche se capisco che per la maggioranza delle persone è una cazzata e violo il futuro regolamento.

Che non mi è chiaro è se la manutenzione della falesia poi è a carico del comune, perché in questo caso, ha ancora più diritto di regolamentarla come crede meglio.




Ricordo un articolo di una quindicina di anni fa sulla Rivista, che raccontava di una scalata fatta di nascosto quando, in un ipotetico futuro, l'attività era stata vietata, quindi l'argomento non è poi così nuovo.

Ciao
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Messaggioda paolo 76 » lun feb 16, 2004 12:25 pm

meteo ha scritto:Per il resto mi sembra che anche altre attività considerate pericolose siano regolamentate, (sub, deltaplano, parapendio ecc.), quindi non mi stupisce che si stia arrivando anche all'arrampicata, quando una attività diventa di massa ha questo destino.
Il sindaco di Drò ha vietato da anni l'arrampicata su alcune vie ritenute pericolose.


I divieti sul casale hanno a che fare con l'incolumita' dei lavoratori della cava sottostante, non con la pericolosita' delle vie (altrimenti il 90% del casale sarebbe da chiudere). Per contro la provincia ha provato a vietare il base jumping dal Brento, adducendo motivi di sicurezza, ma il tribunale ha fatto revocare il divieto considerandolo restrittivo delle liberta' individuali.

meteo ha scritto:In soldoni, ritengo una regolamentazione ormai inevitabile, pena soluzioni più drastiche.
Toglierei dal regolamento le indicazioni tipo "essere all'altezza della via, ecc." che non sono nemmeno verificabili (in modo da toglierle anche da ridicole sanzioni ), e le metterei in un "memorandum", sarei anche più elastico sulla scalata con la corda dall'alto, lasciando l'obbligo di integrare il moschettone in sosta e lungo il tiro in modo da contenere i pendoli entro 2-3 m., anche se cosi entri in una soggettività difficilmente gestibile.
Sul scalare slegato io lo faccio spesso, (e senza casco) continuerò a farlo, anche se capisco che per la maggioranza delle persone è una cazzata e violo il futuro regolamento.


e qua proprio non ti capisco. Mi stai dicendo: -l'attivita' dev'essere regolamentata perche' oramai e' diventata di massa, etc etc, pero' so' gia' che le norme che non mi stanno bene le violero'-, che sottende il ragionamento: io che sono forte posso andare slegato, non mettere il casco, ecc ecc.; l'importante e' che non lo facciano i merenderos altrimenti devo perdere i sabati pomeriggio a recuperarli.:wink:


meteo ha scritto:Che non mi è chiaro è se la manutenzione della falesia poi è a carico del comune, perché in questo caso, ha ancora più diritto di regolamentarla come crede meglio.


Guarda, non so' come sia esattamente la situazione a lumignano, ma dubito proprio forte che il comune si assuma la RESPONSABILITA', di attrezzare una falesia e di curarne la manutenzione. Se x sbaglio ci dovesse essere un incidente (catena che si spezza, sasso che si stacca,...) il comune rischia la bancarotta!

Bye!
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Messaggioda meteo » mar feb 17, 2004 10:56 am

Per Paolo 76:

La discussione è interessante solo per noi due, io chiudo quà:

Per quanto riguarda Dro, a me han riferito altre motivazioni, se invece è quella che dici tu siamo veramente al ridicolo. La cava è nata su quello che scarica in continuazione l'immensa parete del Casale, il paio di cordate all'anno che si avventurano sul paretone contribuiranno per 1/1000000000000000 :!: a quello che scende da quella parete.
Forse una soluzione così sarebbe più adatta a Campione del Garda.

Per i salti dal Brento, concordo, non puoi vietare di saltare a chi rispetta la normativa che regola il jumping, come non puoi vietare l'accesso ad aree demaniali senza particolari motivi.

Hai poi tappato in pieno sul discorso delle "regole" :? , e sei arrivato a conclusioni completamente estranee al mio pensiero, mi sarò spiegato male.
Non dico che l'arrampicata DEVE essere regolamentata, ma che vista la casistica che succede in falesia era scontato che si arrivasse a ciò, e questo è anche colpa nostra :cry: .
Quindi non mi straccio le vesti se le istituzioni cercano una regolamentazione, lo trovo comprensibile, gestiscono la cosa pubblica… tutta la nostra società è piena di regole fatte per impedirti di "farti male"
Poi ci son regole assurde che son fatte per essere infrante, :wink: altre di buon senso (quello della mamma per capirsi) che ogni tanto si violano per essere un po’ più vivi. :twisted:
Lo facciamo tutti, ogni giorno.

Ci sono parecchi luoghi dove le istituzioni hanno speso per riattrezzare falesie, in Sarca ci son grossi per esempio.

Ultima cosa, che volendo fa parte del problema. Non è che l'arrampicata sia un eden, ci son sempre più rogne anche tra arrampicatori, e più di qualche ricorso alla legge è già stata fatta anche tra (ex) compagni di cordata.

Ciao
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Messaggioda pf » mar feb 17, 2004 11:07 am

Paradosso: un regolamento simile non avrebbe consentito la nascita del free climbing
Paradosso 2: da Edlinger ad Alain Robert, da Manolo a Mariacher, da Sharma ( che su Realization salta due rinviaggi per farla) a Hirayama, NESSUNO degli scalatori noti avrebbe potuto fare quello che ha fatto.
Non conosco la situazione della bella e storica Lumignano, certo la situazione doveva essere ben grave per arrivare a simili compromessi
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Messaggioda Buzz » mar feb 17, 2004 11:17 am

8O

Mi viene in mente che nel novero delle norme brilla per assenza quella che fissa la distanza minima e massima fra gli spit....

è veramente imperdonabile, come mancanza!

:D
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Messaggioda andreag » mar feb 17, 2004 12:34 pm

pf ha scritto:Paradosso: un regolamento simile non avrebbe consentito la nascita del free climbing
Paradosso 2: da Edlinger ad Alain Robert, da Manolo a Mariacher, da Sharma ( che su Realization salta due rinviaggi per farla) a Hirayama, NESSUNO degli scalatori noti avrebbe potuto fare quello che ha fatto.
Non conosco la situazione della bella e storica Lumignano, certo la situazione doveva essere ben grave per arrivare a simili compromessi


Non mi risulta, ed è per questo che la cosa mi suona ancora più strana.
Gli unici problemi erano stati con le associazioni ambientaliste, la LIPU in particolare, e da quello derivano i divieti di attrezzatura di nuove aree.

La parte di regolamentazione di come si deve arrampicare è una novità assoluta, di cui non capisco il senso e che trovo molto pericolosa come precedente.
Mi piacerebbe che Minetto chiarisse da dove è saltata fuori questa regolamentazione così stretta, e da chi è stata discussa. Ad esempio, il CAI è entrato nella vicenda? se si, quale sezione?

MINETTO, CI SEIIIIIII?????

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Messaggioda Zio Vare » mar feb 17, 2004 12:42 pm

Buzz ha scritto:8O

Mi viene in mente che nel novero delle norme brilla per assenza quella che fissa la distanza minima e massima fra gli spit....

è veramente imperdonabile, come mancanza!

:D

:lol:
ne basta uno per tiro. L'importante è che sia marchiato CE! :lol:
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Messaggioda paolo 76 » mar feb 17, 2004 13:34 pm

Zio Vare ha scritto:
Buzz ha scritto:8O

Mi viene in mente che nel novero delle norme brilla per assenza quella che fissa la distanza minima e massima fra gli spit....

è veramente imperdonabile, come mancanza!

:D

:lol:
ne basta uno per tiro. L'importante è che sia marchiato CE! :lol:


cosi' come il calcare in cui e' stato fatto il buco! :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

ridicolo! :roll:
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Messaggioda minetto » mar feb 17, 2004 13:42 pm

SCUSATE ma ero troppo impegnato..... a sciare

se volete leggete il regolamento nelle sue accezzioni liberticide ecc. ecc. ma se siete un poco lungimiranti vedrete che questo regolamento oltre a non essere poi così male implica sopratutto il riconoscimento ufficiale da parte del comune che l'arrampicata esiste e che gli arrampicatori possono esrcitare il loro sport e... scusate ma in questi tempi di crociate ambientaliste e di facili divieti mi sembra un risultato eccezzionale.
per tutte le altre domande allora:
le multe le possono fare realmente ma si spera che nessuno vada in cerca di rogne
il caschetto ..... cazzi vostri
alle riunioni c'erano presenti:
il sottoscritto quale chiodatore di buona parte dei settori escluso classica e nuova
augusto agriman per il cai di vicenza
naturalmente l'assessore preposto
3 rappresentanti dei climber locali
davide crescenzio per le guide alpine
un paio di ambientalisti
il rappresentante del museo di vicenza
un altro paio di persone del cai di cui non ricordo il nome
comunque pensateci ORA ESISTIAMO E NESSUNO CI TOGLIERA' FACILMENTE L'AMATA LUMIGNANO!!!!!!


CIAO A TUTTI
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Messaggioda MarcoS » mar feb 17, 2004 13:59 pm

minetto ha scritto:...ma si spera che nessuno vada in cerca di rogne....


cioe' la municipale.... :twisted:
Ultima modifica di MarcoS il mar feb 17, 2004 14:22 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Herman » mar feb 17, 2004 14:03 pm

minetto ha scritto:il rappresentante del museo di vicenza


8O :?:
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Messaggioda Buzz » mar feb 17, 2004 14:12 pm

minetto ha scritto:se volete leggete il regolamento nelle sue accezzioni liberticide ecc. ecc. ma se siete un poco lungimiranti vedrete che questo regolamento oltre a non essere poi così male implica sopratutto il riconoscimento ufficiale da parte del comune che l'arrampicata esiste e che gli arrampicatori possono esrcitare il loro sport


8O
ecco perchè sono una pippa!

QUI NON CI SONO (ANCORA) REGOLAMENTI!!!

QUINDI NON ESISTO!!!

non so se sentirmi sollevato o perplimermi!
:roll:
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Messaggioda ehi man » mar feb 17, 2004 14:31 pm

Buzz ha scritto:
minetto ha scritto:se volete leggete il regolamento nelle sue accezzioni liberticide ecc. ecc. ma se siete un poco lungimiranti vedrete che questo regolamento oltre a non essere poi così male implica sopratutto il riconoscimento ufficiale da parte del comune che l'arrampicata esiste e che gli arrampicatori possono esrcitare il loro sport


8O
ecco perchè sono una pippa!

QUI NON CI SONO (ANCORA) REGOLAMENTI!!!

QUINDI NON ESISTO!!!

non so se sentirmi sollevato o perplimermi!
:roll:


fatti la residenza a lumignano che adesso che c'è il regolamento guadagni almeno tre gradi. specialmente se le prossime vie le grada la municipale 20f+ col discooraio per i resting :lol:


ma allora è il rappresentante del museo di vi che ha il negozio di caschetti, non il figlio del sindaco
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Messaggioda andreag » mar feb 17, 2004 15:23 pm

minetto ha scritto:SCUSATE ma ero troppo impegnato..... a sciare

se volete leggete il regolamento nelle sue accezzioni liberticide ecc. ecc. ma se siete un poco lungimiranti vedrete che questo regolamento oltre a non essere poi così male implica sopratutto il riconoscimento ufficiale da parte del comune che l'arrampicata esiste e che gli arrampicatori possono esrcitare il loro sport e... scusate ma in questi tempi di crociate ambientaliste e di facili divieti mi sembra un risultato eccezzionale.


Scusa Andrea, ma non mi hai risposto.
Vorrei capire da dove è nata l'esigenza (e di chi l'idea) di mettere per iscritto tutte quelle regole (alcune come già evidenziato assurde o in contraddizione l'una con l'altra) su come si deve arrampicare, entrando nel dettaglio tecnico. Che bisogno c'era?? mi sfugge....

Andrea
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Messaggioda Spider » mar feb 17, 2004 15:27 pm

Io da buon falesista sportivo devo dire che il regolamento non mi scandalizza più di tanto, nel senso che sono tutte norme di buon senso che qualunque climber applica già normalmente.

Semmai è, proprio per questo, superfluo, ma comunque, se poi il comune finanzia chiodatura e manutenzione delle vie, mi pare un prezzo "onesto"da pagare.


L'unica cosa che mi sembra davvero surreale è il caschetto.
Ma a che cacchio serve in falesia?
Nel senso, a me sembra che possa avere solo due usi:

- ripararsi da caduta pietre, che però NON DEVE ESSERCI, visto che il comune provvederà regolarmente alla pulizia e manutenzione delle vie, eliminando immantinente qualunque pietra pericolante. E comunque, visto che saremo sempre informati dello stato delle vie (immagino verrà attivato un sito web apposito, con webcam su ogni via), se per caso su una via ci fosse un sassolino instabile, chiaramente non andremo a farla.

- proteggere la testa da urti durante i voli. Ma tanto nessuno volerà mai più, dato che nessuno potrà più andare su una via oltre le proprie capacità, pena sanzioni pecuniarie.

Non so neanch'io se quello che ho scritto è serio o no, è talmente surreale... però in effetti il ragionamento fila... boh.
Le migliori escursioni e vie alpinistiche nelle Dolomiti su www.abcdolomiti.com
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Messaggioda Zio Vare » mar feb 17, 2004 15:58 pm

minetto ha scritto:questo regolamento oltre a non essere poi così male implica sopratutto il riconoscimento ufficiale da parte del comune che l'arrampicata esiste e che gli arrampicatori possono esrcitare il loro sport e...

minetto la maggior parte di noi sono completamente fuori dal vostro ambiente e non conoscono le problematiche che esistono a Lumingnano. Ti assicuro che visto da qualche centinaia di km di distanza ci sono alcuni punti del regolamento a cui difficilmente si riesce a dare un senso considerando che a quanto pare sono stati direttamente dagli arrampicatori. Non credo che altre istituzioni riescano a mettere il naso in norme tecniche così specifiche e se lo fanno rischiano solo di fare una gran confusione.
Nessuno ha criticato il regolamento in toto, ci siamo solo domandati il significato di alcuni punti strettamente tecnici che possono addirittura essere sanzionati dalla polizia municipale.
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