Scusate se da sol mi presento....

[granparadiso]

leggendo la tua presentazione
mi sono venute in mente
le pagine dei libri che amo leggere di più

l'alpinismo fatto con fatica,amore e niente di artificiale
quello di una volta per intenderci(senza offesa per l'età è )
quello che ho sempre immaginato

bienvenido hombre

[kala]

...è vigilata da un padre che quando vede qualcuno che le siavvicina, prima spara, poi chiede chi era...

Ottima mira, allora

[loki]

ciao, sei il benvenuto!

[kala]

Ah, vieni a scambiare due parole su http://www.forum.planetmountain.com/phpBB2/viewtopic.php?t=31864&postdays=0&postorder=asc&start=0, la tradizione lo impone come obbligo per i nuovi iscritti...

[AlpineMan®]

Precisazione: allora il ?chiodo ad espansione? veniva usato praticando un foro a mano nella roccia. Gli attrezzi indispensabili erano un martello e ovviamente, una punta da muratore (meglio averne due perchè era facile che una so rompesse). Si martellava sulla punta che intanto veniva ruotata a mano: per fare un foro di un paio di centimetri ci voleva anche una mezz'oretta...
.

diosantooooooooo che orrore!"!!

...ecco..e' per colpa di certi loschi precursori..se oggi sulle pareti circolano liberatamente i trapanatori..

vergogna a vantarsi di certe zozzerie!

[Cervino]

CIAOOOOO!!!

Benvenuto dai "nonni Cervino...."

Finalmente qualcuno "leggermente" più vecchio di noi....

(non dar retta ad Alpin, fa così ma non è cattivo... e che ormai anche lui ha i suoi anni... )

[danielegr]

diosantooooooooo che orrore!"!!

...ecco..e' per colpa di certi loschi precursori..se oggi sulle pareti circolano liberatamente i trapanatori..

vergogna a vantarsi di certe zozzerie!

A mia (parziale) scusante posso dire che non ho MAI piantato un chiodo ad espansione. Almeno su una parete. Abbiamo provato, per vedere come si faceva, su un muro in pietra nella parete del rifugio SEM, sotto l'occhio vigile del gestore del rifugio (il grande Romano Merendi, purtroppo morto in montagna) che ci suggeriva le tecniche più opportune. Abbiamo provato, ma lì i chiodi li avevano già piantati altri, su un sasso scuola a pochi metri della SEM, la salita su uno strapiombo. E' stato proprio in quell'occasione che avevo pensato: questo genere di arrampicata non fà per me, meglio la libera.

[Danilo]

Curiosando un po' nel Web ho scoperto il vostro sito. Mi presento:
Non sono, o almeno non sono più un alpinista. Questo però non ha diminuito il mio amore per la montagna e per me leggere le storie, le relazioni, le impressioni che alcuni hanno postato è stato un po' come ringiovanire.
Le mie ?imprese? alpinistiche sono tutte concentrate negli anni dal 1956 al 1962. Poi il matrimonio, i figli, qualche acciacco fisico mi hanno staccato dal mondo alpino, e non vi dico con quanto dispiacere.
Allora andare in montagna era un po' diverso da come lo vedo raccontato da voi: i gradi erano sei, anche se si incominciava a parlare di A1, A2 e A3, però queste erano sigle un po' strane, guardate con sospetto dai puristi dell'arrampicata. Erano le prime apparizioni del chiodo ad espansione: guardato con ancora più sospetto e da molti considerato uno strumento del demonio.
Precisazione: allora il ?chiodo ad espansione? veniva usato praticando un foro a mano nella roccia. Gli attrezzi indispensabili erano un martello e ovviamente, una punta da muratore (meglio averne due perchè era facile che una so rompesse). Si martellava sulla punta che intanto veniva ruotata a mano: per fare un foro di un paio di centimetri ci voleva anche una mezz'oretta...

In sostanza, se avete voglia di sentire un vecchio che continua a frantumare gli zebedei vantando "come era bello ai miei tempi", o "i giovani di oggi non sono più come una volta" o simili altre stupidaggini, beh, ci sono qua io.

ciao danielegr,dopo tanto tempo..
ma quando hai chiuso la carriera sull'alpe ricordi se hai provato sofferenza oppure la chiamata del dovere è riuscita ad anestetizzare I dolori dell'abbandono ?,naturalmente se ci sono stati eh..
ricordi l'ultima scalata di roccia che hai fatto?

danilo

[Danilo]

non m'ha cagato nemmeno di striscio...
boh,proviamo ancora

Curiosando un po' nel Web ho scoperto il vostro sito. Mi presento:
Non sono, o almeno non sono più un alpinista. Questo però non ha diminuito il mio amore per la montagna e per me leggere le storie, le relazioni, le impressioni che alcuni hanno postato è stato un po' come ringiovanire.
Le mie ?imprese? alpinistiche sono tutte concentrate negli anni dal 1956 al 1962. Poi il matrimonio, i figli, qualche acciacco fisico mi hanno staccato dal mondo alpino, e non vi dico con quanto dispiacere.
Allora andare in montagna era un po' diverso da come lo vedo raccontato da voi: i gradi erano sei, anche se si incominciava a parlare di A1, A2 e A3, però queste erano sigle un po' strane, guardate con sospetto dai puristi dell'arrampicata. Erano le prime apparizioni del chiodo ad espansione: guardato con ancora più sospetto e da molti considerato uno strumento del demonio.
Precisazione: allora il ?chiodo ad espansione? veniva usato praticando un foro a mano nella roccia. Gli attrezzi indispensabili erano un martello e ovviamente, una punta da muratore (meglio averne due perchè era facile che una so rompesse). Si martellava sulla punta che intanto veniva ruotata a mano: per fare un foro di un paio di centimetri ci voleva anche una mezz'oretta...

In sostanza, se avete voglia di sentire un vecchio che continua a frantumare gli zebedei vantando "come era bello ai miei tempi", o "i giovani di oggi non sono più come una volta" o simili altre stupidaggini, beh, ci sono qua io.

ciao danielegr,dopo tanto tempo..
ma quando hai chiuso la carriera sull'alpe ricordi se hai provato sofferenza oppure la chiamata del dovere è riuscita ad anestetizzare I dolori dell'abbandono ?,naturalmente se ci sono stati eh..
ricordi l'ultima scalata di roccia che hai fatto?

danilo

[danielegr]

Accidenti, non l'avevo proprio vista! E si che ogni giorno o quasi do un po' più che una sbirciatina al Forum, si vede che il rincoglionimento senile - a giorni sono 79 - è un po' più avanti di quello che pensavo....
Sì, certo mi è dispiaciuto e molto attaccare corda, chiodi, moschettoni, ramponi eccetera al "chiodo", ma nella vita bisogna fare delle scelte e non sono pentito di quella che ho fatto. D'altronde spesso ripenso ai miei compagni di cordata, a Roberto, a Romano, a Guido, tutti morti in montagna, e erano tutti più bravi, alcuni molto più bravi, di me.
Ma bando alle malinconie, mi si chiede se ricordo l'ultima scalata su roccia: Sì, è stata la Cresta del Gallo, in Albigna. Mi pare anche si averne parlato nell'altra discussione, quella nella quale raccontavo le mie cosidette "imprese", l'Alpinismo d'Antan. Era stata una gran bella salita su roccia ottima (granito), abbastanza lunga e, soprattutto, senza nessun altro intorno. Eravamo quattro amici, Angelo, quello che poi partecipò alla spedizione in Groenlandia, Guido, quello al quale ora è dedicata la scuola di alpinismo Guido Della Torre, e Alberto, oltre naturalmente a me. Nessun altro intorno ho detto: né sul Gallo né sulle vette vicine, la Vergine e un'altra della quale non ricordo il nome, in un ambiente alpino che allora (fine Ottobre 1961) era ancora assolutamente genuino.

[Danilo]

Accidenti, non l'avevo proprio vista! E si che ogni giorno o quasi do un po' più che una sbirciatina al Forum, si vede che il rincoglionimento senile - a giorni sono 79 - è un po' più avanti di quello che pensavo....

toh ma guarda che combinazione...
oggi son esattamente 79 giorni che non scalo più ma in fatto di rincoglionimento mi sa che ti batto alla grande